CREPAX, Guido (1933-2003). Coleção Crepax: a astronave pirata e outras histórias / The Complete Crepax Vol 2 / Valentine e le fiabe robotiche: Prologo a la forza di gravità, 1970; La forza di gravità, 1967; Valentina con gli stivali, 1968; Marianna, 1969; La Magiatrice di tempo, 1973; Riflesso, 1974; Valentina pirata, 1976; Other stories: L astronave pirata, 1968; Belinda contro i mangiadischi, 1982; Guido Crepax; prefácio Valentina con Gli Stivali Franco Cavallone, 1970; posfácios: Sobre a língua dos subterrâneos, com dicionário e páginas descartadas, Rômulo Luis; Existem outros mundos? editora Rizzoli, 1968; Apresentando Belinda Vicenzo Mollica, 1983; Eros e psicologia Fabio Licari, 2010; Valentina sou eu Gianni Bono, 2010; A história de Valentina Pirata Sergio Rossi, 2012; tradução Júlio Schneider. — São Paulo: Pipoca & Nanquim, 2024.
CREPAX, Guido (1933-2003). Valentina:
65-66 / Guido Crepax; tradução Michele de Aguiar Vartuli; prefácio
Renato Pallavicini; textos de 4a capa Alain Resnais e Roland Barthes;
conselho editorial Rogério de Campos. — São Paulo: Conrad Editora do Brasil, 2006..
_________________. Valentina:
66-68 / Guido Crepax; tradução Michele de Aguiar Vartuli; prefácio
Renato Pallavicini. — São Paulo: Conrad Editora do Brasil, 2007.
_________________. Valentina: Os subterrâneos / Valentina: I Sotterranei / Guido Crepax;
prefácio Luca Raffaelli; notas das citações usadas (das 3 histórias): Luisa
Crepax (mulher) e Antonio Crepax (filho); tradução José Antonio Pinheiro
Machado, Maria Teresa Albiero, Frederico Carotti. — Porto Alegre, RS: L&PM, 2018.
_________________. Valentina: biografia de uma personagem / Valentina: biografia di un personaggio / Guido Crepax;
prefácio Miro Silveira; notas das estruturas (das 4 histórias): Luisa
Crepax (mulher) e Antonio Crepax (filho); tradução Frederico Carotti. — Porto Alegre, RS: L&PM, 2014.
_________________. A história de “O” / L’Histoire d’O / Guido Crepax;
prefácio Marco Giovannini; texto de 4a capa Paula Taitelbaum; tradução Lino Agra. — Porto Alegre, RS: L&PM, 2013.
_________________. Emmanuelle: volume 1 / Emanuelle: volume primo / Guido Crepax; tradução Sandra M.Dolinsky; edição Cassius Medauar. — Rio de Janeiro: Pixel Media, 2008.
_________________. Justine / Justine di Guido Crepax dal Marchese de
Sade / Guido Crepax; segundo D.A.F. de Sade; 1979; tradução Luis Rivera.
— São Paulo: Martins Fontes, 1991. — (Coleção Opera Erotica)
_________________. A Vênus das Peles / Venere in Pelliccia / Guido Crepax; segundo Leopold von Sacher-Masoch; 1984; tradução Luis Lorenzo Rivera.
— São Paulo: Martins Fontes, 1988. — (Coleção Opera Erotica)
_________________. Conde Drácula / Conte Dracula / Guido Crepax; prefacio Gianni Guadalupi; 1987; tradução Pier Luigi Cabra.
— São Paulo: Martins Fontes, 1989. — (Coleção Arte e Fantasia)
_________________. Doutor Jekyll e Mister Hyde / Dr Jekyll & Mr Hyde / Guido Crepax; Robert Louis Stevenson; 1987; tradução Luis Lorenzo Rivera.
— São Paulo: Martins Fontes, 1989. — (Coleção Arte e Fantasia)
_________________. Coleção Crepax: Drácula, Frankenstein e outras histórias / The Complete Crepax Vol 1 / Valentine contro i sotterranei: Prologo a I sotterranei, 1968; I sotterranei, 1965; Valentina perdura nel paese dei Sovieti, 1968; La discesa, 1966; Un poco loco, 1966; Subconscious Valentina, 1976; Other stories: Conte Dracula, 1983; Frankenstein, 1999; Guido Crepax; prefácio Sobre todas aquelas senhoras (de Annie a Valentina) Oreste Del Buono, 1968; posfácios: Vampiria Felix Gianni Guadalupi, 1987; quadrinhos feitos na infância de Guido Crepáx, 1946; O falso e o verdadeiro Frankenstein Antonio Crepax, 2002; texto de Roberto Paci Dalò, 2002; Biografia de um subterrâneo Rômulo Luis, com fotos e páginas não publicadas; tradução Júlio Schneider.
— São Paulo: Pipoca & Nanquim, 2024.
_________________. Coleção Crepax: a astronave pirata e outras histórias / The Complete Crepax Vol 2 / Valentine e le fiabe robotiche: Prologo a la forza di gravità, 1970; La forza di gravità, 1967; Valentina con gli stivali, 1968; Marianna, 1969; La Magiatrice di tempo, 1973; Riflesso, 1974; Valentina pirata, 1976; Other stories: L astronave pirata, 1968; Belinda contro i mangiadischi, 1982; Guido Crepax; prefácio Valentina con Gli Stivali Franco Cavallone, 1970; posfácios: Sobre a língua dos subterrâneos, com dicionário e páginas descartadas, Rômulo Luis; Existem outros mundos? editora Rizzoli, 1968; Apresentando Belinda Vicenzo Mollica, 1983; Eros e psicologia Fabio Licari, 2010; Valentina sou eu Gianni Bono, 2010; A história de Valentina Pirata Sergio Rossi, 2012; tradução Júlio Schneider.
— São Paulo: Pipoca & Nanquim, 2024.
“Seguidamente, é necessário tomar uma página de Crepax e ler várias vezes para captar certos detalhes.”
Alain Resnais
“Crepax é um ótimo narrador; sabe que a imagem precisa estar viva, recolhida num relâmpago (detalhe ínfimo ou grande composição movimentada), para nunca diminuir o suspense; sabe que tudo precisa ser reconhecido imediatamente (os personagens, os objetos, as intenções, os gestos) para que a lógica voluptuosa da narrativa possa desabrochar rápida e facilmente no leitor. Essa é, se é possível dizer, a arte de Crepax.”
Roland Barthes
O diretor foi tão mais correto e preciso do que o filósofo para uma instantânea descrição do CREPAX.
“È morto Guido Crepax: ‘Valentina c'est moi’
di Renato Pallavicini
All’inizio sono gli occhi. Stanno in cima alla nona tavola di una storia a fumetti che s’intitola La curva di Lesmo.
Una vignetta stretta e lunga, un primissimo piano su due occhi scuri,
segnati dal mascara e limitati da una frangetta di capelli. Accanto
un’altra vignetta analoga che inquadra due labbra carnose e subito dopo,
sotto, ancora un primissimo piano che mostra due mani, una maschile e
l’altra femminile, che si stringono. Tutta la storia, la cifra, lo
stile, il senso e il significato di Valentina e di Guido Crepax stanno
in queste tre vignette: basterebbero da sole a riassumere le migliaia di
pagine del grande disegnatore milanese, morto l’altra notte a 70 anni
appena compiuti.
Pagine che ha disegnato, facendo di una giovane fotografa (che in quella prima storia non è neppure protagonista) un’icona della cultura contemporanea, italiana e non solo. E facendo di se stesso uno dei protagonisti assoluti di questa cultura, oltre che un innovatore del linguaggio a fumetti.
‘Valentina c’est moi!’, ha più volte ammesso Crepax, parafrasando il Flaubert di Madame Bovary. E aggiungeva, durante un incontro con noi, nel 1994: ‘Anche troppo, ha i miei pensieri, è i miei pensieri. Io mi faccio e mi disegno da solo. O da sola’. Identificazione e proiezione, dunque, sguardo e riflesso: di sè e del suo mondo, quello di Crepax e della sua Milano. Milano di allora, non ancora ‘da bere’, inizi anni Sessanta, società affluente — si diceva — ma con già dentro qualche segno di crisi, qualche crepa. E molte inquietudini.
Nei salotti in cui Crepax fa muovere i suoi personaggi si agita una borghesia radical-chic che legge L’Espresso, formato giornalone, con le cronache ‘mondane’ di Camilla Cederna (ma anche con le denunce del sacco edilizio fatte dal fratello Antonio Cederna); che sugli scaffali delle librerie alle sue spalle allinea libri di Adorno e Trotzkij; che ascolta il jazz di John Coltrane o i concerti del violoncellista Pablo Casals (il papà di Crepax, Gilberto, era violoncellista e questo strumento apparirà più di una volta nei fumetti)**. Note raffinate e luci soffuse, bicchieri tintinnanti di whisky on the rocks, divani e oggetti di design, splendide creature femminili che hanno i corpi di modelle e indossano abiti optical alla Paco Rabanne e minigonne pop alla Mary Quant. Su questo sfondo agisce Valentina: bella, vitale, con gambe affusolate e un sedere che fa voltare la testa, con un caschetto di capelli neri tra Louise Brooks e le acconciature dei Vergottini, parrucchieri milanesi emergenti (anche la moglie di Crepax, Luisa, portava un’acconciatura a caschetto).
Ma questo è lo sfondo iniziale. Perchè poi, Crepax — come Alice — quello specchio delle meraviglie della società milanese lo attraversa. Dietro il levigato riflesso va a scovare sogni e incubi: sessuali, soprattutto. La Valentina Rosselli (a proposito: il cognome è un omaggio dell’antifascista Crepax ai fratelli Rosselli*), la timida fotografa milanese che si presenta al critico d’arte Philip Rembrandt (alias Neutron) nella prima avventura a fumetti, apparsa su Linus nel 1965, pagina dopo pagina, storia dopo storia si emancipa, diventa protagonista; e protagonisti diventano i suoi desideri, le sue passioni, persino qualche perversione. In tempi di femminismo, qualche anno dopo, proprio per queste ragioni Crepax non avrà vita facile. Le femministe, più o meno storiche, gli rimprovereranno di aver ritratto (soprattutto dopo la riduzione a fumetti de L’histoire d’O) una donna sottomessa, consegnata al piacere maschile e a fantasie sadomaso. Può darsi. Anche se Guido Crepax così si giustificava: ‘Ma Valentina è donna per intero. Piace e si piace, le piace il suo corpo e la sua nudità. Anzi direi che nei miei fumetti le figuracce le fanno più gli uomini, io sono sempre stato femminista e non a caso Valentina fa un lavoro, la fotografa che, allora, era esclusivamente maschile. Insomma — concludeva — non le ho fatto fare la solita parte dell’eroina a fumetti, tipo Dale Arden o Diana Palmer, sexy e fatali ma che poi finivano in cucina a lavare i piatti’. E sulle idee della sua eroina, e cioé di se stesso, aggiungeva: ‘Valentina è di sinistra. Trotzkista? No, credo non più. Sa com’è, il tramonto e la catastrofe delle ideologie... Sicuramente è antifascista, come lo sono io. Non pensavo — commentava Crepax nel 1994 — di dover tornare ad usare certe parole, di dover ricominciare a fare delle battaglie antifasciste. Ma questa seconda repubblica, questa nuova destra mi ci costringe. Sì, in questo caso mi sento manicheo e non mi pare che ci sia una possibilità di dialogo con chi dice che Mussolini è stato il più grande statista del secolo. E no, Fini l’ha sparata proprio grossa’.
Donna per intero, donna del nostro tempo, Valentina, che cambia partner, che ha un figlio di nome Mattia, che invecchia (secondo la carta d’identità a fumetti, che la fa nascere il 25 dicembre 1942, oggi avrebbe 61 anni), che per leggere deve mettersi gli occhiali da presbite: ‘ogni volta che la disegno — confessava Crepax — devo graffiare via la china dai suoi capelli per ingrigirli un po’ di più’. Donna e fumetto del nostro tempo, perché Guido Crepax, come pochi altri, ha saputo creare un fumetto contemporaneo: non ha inventato supereroi provenienti da pianeti lontani, non ha cavalcato territori sconfinati come le praterie del West o percorso orizzonti esotici come i mari del Sud. Tutt’al più si è spostato tra Piazza San Babila e la Torre Velasca con qualche puntatina all’estero (New York, Praga...), stravolto dai fusi orari e indolenzito dalle cattive arie condizionate dei jet. Contemporaneo perché ha raccontato il suo presente, aggiornandolo appena diventava passato, contemporaneo perché lo raccontava nei suoi piani fondamentali: quello della realtà e quello del sogno, quello della coscienza e quello dell’inconscio, magari sfruttando suggestioni letterarie e filosofiche da Kafka a Freud. Ma soprattutto Crepax, come accennavamo all’inizio, ha inventato un fumetto contemporaneo nel linguaggio: anzi, in qualche misura, anticipatore di linguaggi poi diventati consueti nel mondo del fumetto e non solo.
Sua originalissima cifra è la scansione della tavola, la frammentazione in vignette di differenti dimensioni. Con la sua matita-cinepresa Crepax indaga nei dettagli, inquadra particolari: un battito di ciglia, il dischiudersi delle labbra, il vibrare della punta di un capezzolo. È una tecnica, questa, che gli serve per cambiare il ritmo, della narrazione e della lettura, per introdurre tempi ‘altri’, magari quelli del sogno, delle passioni, del piacere e del dolore. Tecnica cinematografica, perchè il fumetto è parente stretto del cinema, ma soprattutto tecnica che si apparenta alla psicoanalisi e non solo perché le situazioni in cui si ritrova Valentina o altre protagoniste dei suoi fumetti sono ‘oniriche’.
Crepax, negli anni, ha rivelato, attraverso i sogni di Valentina, anche molto di se stesso. Si è scritto più volte che i suoi fumetti sono un trionfo del feticismo, pieni come sono di corpetti, legacci, tacchi a spillo, fruste e dominazioni. Ma questa è la superficie apparente, l’iconografia di un sogno che rivela, invece, qualcosa di più profondo e di più interessante, soprattutto sulla sua tecnica narrativa. Crepax è feticista perché predilige la parte per il tutto e fissa il suo sguardo su frammenti della figura e del corpo; perché sa che proprio quelle parti, quell’ossessività del dettaglio sono in grado di restituirci il tutto, il corpo e l’anima per intero.
Valentina, la bellissima Valentina, è morta con Guido Crepax. La retorica a cui non si sfugge in questi casi ci suggerisce frasi del tipo: ‘Ma Valentina non morirà mai, vivrà per sempre sulle pagine dei fumetti’; e però in questi anni, fatta salva qualche coraggiosa eccezione e qualche sparuta ristampa antologica (vedi scheda in alto), le sue storie sono uscite dal circuito di un’editoria miope ed i libri con le sue avventure sono finiti sugli scaffali dei remainders. La realtà è che Valentina è una di quelle creature che sono strettamente legate al loro creatore: come i Peanuts di Schulz o il Corto Maltese di Pratt. Un’altra Valentina, dopo Crepax, non è data. Davvero ‘Valentina c’est moi!’. Anzi, purtroppo, oggi, dobbiamo scrivere: ‘c’était’.”
Renato Pallavicini
A primeira versão deste texto foi originalmente publicada no jornal italiano L’Unità, por ocasião da morte de Guido Crepax em julho de 2003.
*NE: Carlo e Neri Roselli, ativistas antifacistas assassinados em 1937 por militares da La Cagoule, organização fascista francesa, provavelmente por ordem de Mussolini.
**NVP:
E várias citações de música erudita moderna, desenho industrial e
arquitetura moderna e antiga (entre várias outras coisas...).
“A primeira versão de ‘Justine’ ou ‘Os Infortúnios da Virtude’ foi escrita em quinze dias e terminada em 8 de julho do 1787, na prisão da bastilha.
Em 1810, internado no asilo de Charenton, foi pribido a Sade o uso de lápis, tinta, pena e papel.
‘...O que é censurado são a mão, o músculo, o dedo que indica a palavra acima da pena; a castração fica circunscrita, o esperma escritural não pode mais escorrer... sem pena Sade se entope, torna-se eunuco.’”
Roland Barthes
Até o gigante Quarteto de Debussy, com até os seus grandes 2o e 3os movimentos, no único capítulo vestido e sem falas, já derruba tudo em A Vênus das Peles.
Aparentemente simples (sendo estruturalmente complexo, com o gigante quarteto de cordas do Debussy, com aquela energia do pizzicato no acompanhamento do 2o movimento, e aquela belíssima melodia do 3o).
PRATT, Hugo (1927-1995). Corto Maltese: Uma balada do mar salgado / Corto Maltese: Una ballata del mare salato / Hugo Pratt; 1967; prefácio Umberto Eco (1991); tradução Marcello Fontana. — Salvador: Trem Fantasma, 2023.
_________________. Corto Maltese: Sob o signo de Capricórnio / Corto Maltese: Sotto il segno del Capricorno / Hugo Pratt; 1970; prefácio Véronique Ovaldé; tradução Marcello Fontana. — Salvador: Trem Fantasma, 2024.
_________________. Corto Maltese: Sempre um pouco mais distante / Corto Maltese: Sempre um pó più in lá / Hugo Pratt; 1970; prefácio Thierry Thomas; tradução Marcello Fontana. — Salvador: Trem Fantasma, 2024.
_________________. Corto Maltese: La casa dorada de Samarcanda El tango / El Libro de Fierro extra. — Buenos Aires: Ediciones de la Urraca, 1987.
_________________. Corto Maltese: A Juventude / Corto Maltese: La Jeunesse / Hugo Pratt; prefácio Marco Steiner; fotos Marco D’Anna; tradução Ana Ban. — Belo Horizonte: ChinAsia; Grupo Autêntica: Nemo, 2011.
_________________. Corto Maltese: As Helvéticas / Corto Maltese: Les helvétiques / Hugo Pratt; prefácio Marco Steiner; fotos Marco D’Anna; tradução Reginaldo Francisco. — São Paulo: Loterie Romande; Grupo Autêntica: Nemo, 2012.
_________________. Corto Maltese: MU, a cidade perdida / Corto Maltese: La cité perdue / Hugo Pratt; prefácio Marco Steiner; fotos Marco D’Anna; tradução Reginaldo Francisco e Fernando Scheibe. — São Paulo: Grupo Autêntica: Nemo, 2012.
KIRBY, Jack (1917-1994) & LEE, Stan (1922-2018). Quarteto Fantástico: o dia do Juízo Final / Fantastic Four / Jack Kirby (desenhos) & Stan Lee; introdução de Marco M.Lupoi e Stan Lee; tradução Rodrigo Barros & Rodrigo Guerrino. — São Paulo: Marvel; Salvat; Panini Comics, 2016.
FOSTER, Hal (1892-1982). Príncipe Valente: nos tempos do REI ARTHUR / Hal Foster; introdução de Brian M.Kane; texto de Kim Thompson; tradução René Ferri. — Rio de Janeiro: Fantagraphics Books; King Features Syndicate, Inc; Ediouro: Pixel Media, 2016.
CANIFF, Milton (1907-1988). Steve Canyon / Milton Caniff; prefácio Goida; tradução William Guedes; King Features Syndicate. São Paulo: L&PM Editores S/A, 1990.
BRECCIA, Alberto (1919-1993):
_________________. Informe sobre ciegos / Ernesto Sabato... [et.al.]; adaptado por Alberto Breccia [et.al.]. —1a ed— Buenos Aires: Colihue, 2007. (Enedé narrativa dibujada dirijida por Pablo de Santis)
_________________. ; OESTERHELD, Héctor Germán (1919-1977). Sherlock Time /Alberto Breccia; Héctor Germán Oesterheld; tradução de Thiago Ferreira; edição Ferréz e Thiago Ferreira; apresentação de Álvaro Pons. — São Paulo: Comix Zone!, 2020.
_________________. ; OESTERHELD, Héctor Germán (1919-1977); BRECCIA, Enrique (1945-). Che / La vida del Che / Alberto Breccia; Enrique Breccia; Héctor Germán Oesterheld; apresentação Gilherme Boulos; prefácio Enrique Breccia, 2017; tradução de Jana Bianchi; edição Ferréz e Thiago Ferreira. — São Paulo: Comix Zone!, 2021.
_________________. ; OESTERHELD, Héctor Germán (1919-1977). O Eternauta 1969 / El Eternauta 1969 / Alberto Breccia; Héctor Germán Oesterheld; apresentação André Pereira de Carvalho; pósfacio Guillermo Saccomanno e Carlos Trillo; tradução de Thiago Ferreira; edição Ferréz e Thiago Ferreira. — São Paulo: Comix Zone!, 2019.
_________________. ; a cura di Marcelo Ravoni e Valerio Riva; traduzione e redazione di Rosalba Buccianti. — Verona: Arnoldo Mondadori Editore, 1973.
_________________. ; TRILLO, Carlos (1943-2011). Um tal Daneri / Un tal Daneri / Carlos Trillo, Alberto Breccia; tradução de Jana Bianchi; edição Ferréz e Thiago Ferreira; apresentação de Álvaro Pons. — São Paulo: Comix Zone!, 2021.
_________________. ; TRILLO, Carlos (1943-2011). Viajante de cinza / Viajero de Gris / Carlos Trillo, Alberto Breccia; tradução de Jana Bianchi; edição Ferréz e Thiago Ferreira; apresentação de Jaime Rodríguez. — São Paulo: Comix Zone!, 2021.
_________________. ; TRILLO, Carlos (1943-2011). Era outra vez: o lado sombrio dos contos de fadas / Había otra vez... El lado oscuro de los cuentos infantiles
/ Carlos Trillo, Alberto Breccia; tradução de Jana Bianchi; edição
Ferréz e Thiago Ferreira; apresentação de Álvaro Pons. — São Paulo:
Comix Zone!, 2022.
_________________. Sonhos Pesados
/ Alberto Breccia; tradução de Jana Bianchi; Projeto gráfico: Thiago
Ferreira; edição de Ferréz e Thiago Ferreira. Sueños Pesados. -- São
Paulo: Comix Zone, 2022.
_________________. ; TRILLO, Carlos (1943-2011). Buscavidas / Carlos Trillo, Alberto Breccia; tradução de Jana Bianchi; edição Ferréz e Thiago Ferreira; apresentação de Álvaro Pons; rascunhos/lápis de Breccia. — São Paulo: Comix Zone!, 2020.
_________________. Drácula, Dracul, Vlad? Bah..!
/ Alberto Breccia; tradução de Fernando Paz; Projeto gráfico: Thiago
Ferreira; edição de Ferréz e Thiago Ferreira. -- São
Paulo: Comix Zone, 2022.
_________________. SASTURAIN, /Juan (1945-). Palavras Soltas, Cores Cativas / Alberto Breccia, Juan Sasturain; Fierro Brasil no1: antologia de historietas de revista Fierro e quadrinhos brasileiros / [organização Claudio Roberto Martini]. — Campinas, SP: Zarabatana, 2011.
McCay, Winsor. Litle Nemo (1905-1909) / Winsor McCay
(1869-1934); tradução de Cezar Alcázar. Posfácio de Érico Assis. Textos
de 4a capa: Liniers e Alan Moore. — São Paulo: Figura, 2022.
_________________. The airship adventures of Litle Nemo (1905-1909) / Winsor McCay (1869-1934). Introduction by Alexander Braun. — Köln: TASCHEN, 2017. — Printed in Italy
CAMPOS, Rogério de. Imageria: o nascimento das histórias em quadrinos / Rogério de Campos. [Winsor McCay (entre muitos outros): texto de Rogério] — São Paulo: Veneta, 2015.
McCay, Winsor; BRECCIA, Alberto (1919-1993); SIÓ, Enric (1942-1998). Il Piacere della Paura / Winsor McCay; Alberto Breccia; Enric Sió (etc, &c...); a cura di Marcelo Ravoni e Valerio Riva; traduzione e redazione di Rosalba Buccianti. — Verona: Arnoldo Mondadori Editore, 1973.






















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